Interagire in modo competente in famiglia, a scuola e in società
Guardare ai giovani con attenzione e comprensione per sostenerne lo sviluppo
L’appuntamento della rassegna Forum Salute Alto Adige sul tema delle dipendenze si è tenuta il 9 ottobre al Vinzentinum di Bressanone.
Perché le svapo colorate e aromatizzate alla frutta sono così popolari tra i ragazzi e come gli adulti possono reagire in modo appropriato. L’evento organizzato dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige era dedicato al tema del passaggio dal primo contatto al consumo problematico, fino alla dipendenza.
Su invito dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, genitori e giovani hanno partecipato ad una apposita serata informativa presso il Vinzentinum di Bressanone. Bettina Meraner, direttrice reggente del Servizio per le Dipendenze di Bolzano, e Martin Fronthaler, responsabile del Centro terapeutico di Bad Bachgart, hanno illustrato i passaggi che portano dal primo contatto al consumo prolungato, fino allo sviluppo della dipendenza. Non è una sola causa, ma sempre una combinazione di diversi fattori a determinare il consumo.
“Nel primo contatto, ovvero nelle prime sperimentazioni, giocano un ruolo fondamentale i fattori ambientali”, ha spiegato la dott.ssa Bettina Meraner. Affinché si inneschi un consumo prolungato, invece, entrano maggiormente in gioco le peculiarità individuali, come il carattere e la situazione momentanea nella quale si trova la persona.
Cruciale è il momento in cui il consumo sfocia in un comportamento problematico. Questo accade quando il consumo viene utilizzato come soluzione ai problemi. Ovvero, ad esempio, quando una persona timida scopre di riuscire a sentirsi più sciolta ed a divertirsi di più in gruppo, dopo aver bevuto alcolici. Un’esperienza di questo tipo viene registrata positivamente dal cervello.
«Nel nostro quotidiano consumiamo molte sostanze e mettiamo in pratica diversi comportamenti. In determinate circostanze, ci abituiamo all’assunzione di queste sostanze o ne ricerchiamo ripetutamente l’effetto calmante, stimolante o gratificante, con il rischio di non poterne più fare a meno», hanno spiegato i due esperti.
Come ha illustrato il dott. Martin Fronthaler, tabacco, nicotina e alcol restano le sostanze più letali. Provocano una forte dipendenza e sono molto diffuse.
Oggi i giovani consumano la nicotina in nuove forme: pads alla nicotina e sigarette elettroniche (svapo) sono molto diffuse e contengono dosi anche elevate di nicotina. La nicotina rappresenta una sorta di droga d’ingresso e provoca dipendenza fisica in tempi relativamente brevi. Il consumo aumenta rapidamente tra i ragazzi dai 12 ai 14 anni grazie a queste modalità “trendy”, con aromi dolci e colori accattivanti.
Dopo la relazione congiunta, si è tenuta una tavola rotonda alla quale ha partecipato anche Patrizia Corazza, coordinatrice del tavolo di lavoro Scuola-Sanità.
La prevenzione deve essere sempre adattata e ritagliata su misura delle diverse persone e situazioni, questo il messaggio emerso. Non si tratta di gestire solamente il consumo di sostanze, ma anche i comportamenti che possono portare alla dipendenza. Un fattore scatenante spesso citato è la noia, che spinge molte persone verso modelli di comportamento rischiosi. Durante la discussione, si è parlato anche dell’uso eccessivo dello smartphone, della dipendenza da clic e approvazione esterna, nonché degli effetti problematici e dannosi delle bevande energetiche.
Un aspetto centrale della prevenzione è il rafforzamento delle competenze sociali nei giovani, ha spiegato Patrizia Corazza. Lo sviluppo di queste abilità aiuta ad affrontare le sfide della vita e a costruire relazioni sane.
Sia il Direttore sanitario Josef Widmann che il Direttore del Dipartimento provinciale Prevenzione sanitaria e Salute Michael Mayr hanno elogiato il ciclo di eventi “Forum Salute”, attraverso il quale diversi temi di interesse collettivo vengono affrontati assieme a personale esperto e resi accessibili alla popolazione. Il tema delle dipendenze riguarda tutta la società e può avere gravi conseguenze sulla salute.
“I genitori spesso si sentono smarriti”, ha detto Michael Mayr, “e in queste occasioni ricevono nozioni di salute di prima mano, invece di doversi affidare a Dottor Google”.
Con
Direttrice reggente del Servizio per le Dipendenze, Bolzano
- Ha studiato Psicologia e Filosofia presso le Università di Vienna e Innsbruck
- Terapista cognitivo-comportamentale con diversi corsi di formazione aggiuntivi
- Dal 2001 lavora come psicologa presso il Servizio per le Dipendenze di Bolzano
- Dal 2017 è direttrice facente funzioni del Servizio per le Dipendenze di Bolzano
Responsabile del Centro Terapeutico di Bad Bachgart
- Direttore del Centro Terapeutico Bad Bachgart: una struttura dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige dedicata al trattamento delle dipendenze e dei disturbi psicosomatici
- Ha studiato Psicologia a Innsbruck. Si è formato come terapeuta familiare sistemico presso l'Istituto Altoatesino per la ricerca e la terapia sistemica, Milano e Heidelberg
- Sostiene che per la nostra società sia necessario avere un approccio aperto alle crisi mentali e rimuovere i tabù ancora esistenti sulle malattie mentali.
Vinzentinum Bressanone
9.10.2025 ore 20